Capita che prenoti le vacanze online e scopri all’arrivo che il gestore del fighissimo hotel ha digitato su Google il tuo nome e cognome per farsi un’idea su di te.
Il gestore, in un paio di click, ha verificato la reputazione online del suo prossimo ospite.
Così come per la reputazione fuori dalla rete (offline) prendersi cura della propria rete sociale consente di garantirci delle buone relazioni familiari, amicali e lavorative.
Online, i tempi e gli spazi si annullano in una vita sempre più vissuta a rincorrere le lancette.
La Rete ci viene così in aiuto offrendoci la possibilità di incontrare i nostri parenti e amici in video conferenza utilizzando Hangout o Skype, caricare foto, video e scrivere commenti sui social network come Facebook, Twitter, Flickr, YouTube.
Le personalità fatte di toni, gusti e passioni condivise con le nostre reti sociali consegnano al mondo la nostra immagine e reputazione.
Sono noti i casi di divorzi causati per scappatelle smascherate dal coniuge su Facebook. Allo stesso modo hanno fatto scalpore i casi di licenziamento da parte di aziende che hanno scoperto il proprio dipendente parlare male del luogo di lavoro sul social network tra i più diffusi del momento.
Esiste sempre la legge che garantisce il diritto all’oblio ma sarebbe meglio diffondere pratiche di consapevolezza all’uso della rete proprio come fa la Polizia delle Telecomunicazioni e Google in collaborazione con enti e Istituzioni.
Gestori di alberghi, cacciatori di teste, datori di lavoro, insieme ad amici e parenti, tutti lì seduti sulla poltrona del Web a guardare il film della vita che condividiamo.
Per approfondire
Gestione della tua reputazione online – Google
The online reputation managment guide – Outspoken Media
 Are you in control of your online reputation – Forbes